martedì 20 marzo 2012

3° e ultimo incontro di formazione con Mons. Edoardo Menichelli

Carissimi,
siamo arrivati al termine di questo percorso di formazione che l'Arcivescovo di Ancona, Mons. Edoardo Menichelli, ha voluto donarci. 
I documenti da cui attingeremo sono ormai ben noti e giovedì prossimo approfondiremo aspetti fondamentali per un catechista (e per ogni cristiano in genere!), quali quelli della condivisione, della carità e della missionarietà.
Ecco di seguito il volantino.
Vi aspettiamo numerosi, anche per ringraziare e salutare Mons. Menichelli.




lunedì 19 marzo 2012

19 Marzo - San Giuseppe, nostro patrono

San Giuseppe, custode della Chiesa al servizio di Dio
Tratto da: E. Prandi e L. Orbicciani, Giuseppe, Cittadella editrice

“San Giuseppe è il modello degli umili che il cristianesimo solleva a grandi destini; San Giuseppe è la prova che per essere buoni ed autentici seguaci di Cristo non occorrono ‘grandi cose’, ma si richiedono solo virtù comuni, umane, semplici, ma vere e autentiche” (Paolo VI).
Da più di due secoli, ormai, la Chiesa venera Giuseppe come il santo più grande, immediatamente dopo Maria. La solennità ufficiale cade il 19 marzo, che fino a non molto tempo fa era festa nazionale, e il 1° maggio, assai significativamente in consonanza con un’altra festività laica, si celebra San Giuseppe lavoratore.
Sono diffuse ovunque altre feste speciali in suo onore; le chiese e i santuari a lui dedicati sono innumerevoli in tutto il mondo, così come non si contano le congregazioni religiose e laiche che lo hanno assunto a loro patrono. Eppure Giuseppe non ha sempre goduto di una così grande considerazione. I Padri della Chiesa non posero molta attenzione alla sua figura. Bisognerà aspettare il IX secolo per avere i primi brevi trattati di devozione su di lui, e solo a partire dall’età moderna, anche grazie alla specialissima devozione di Teresa d’Avila, guadagna sempre maggiore interesse. 
La posizione di Giuseppe, all’inizio del Vangelo di Matteo, è cruciale per tutta la storia della salvezza: alcuni teologi non esitano a definire i capitoli 1 e 2 come il “Vangelo di Giuseppe”. Da Nazareth a Betlemme e poi in Egitto, per tornare in Giudea e dirigersi di nuovo verso Nazareth: i viaggi compiuti da Giuseppe, figura silenziosa mossa dal sussurro angelico, sono la sua peregrinazione nella fede compiuta dal momento del suo sì al progetto di Dio. Egli è un uomo giusto, provato nella fede dal mistero di Dio: dalla sua obbedienza credente è nato Cristo rispetto alla società. Con la sua scelta, una scelta di vita, ha dato alla vita del Messia la possibilità di un’esistenza umana e normale, tanto normale che, quando Gesù comincerà a rivelarsi, la gente stupita si interrogherà: «Non è forse egli il figlio del Carpentiere?». Una normalità con la quale Gesù ha santificato la vita quotidiana e ha salvato il suo popolo. Giuseppe, credendo al suo sogno e alla conferma profetica, fa passare il popolo di Dio dall’antica alla nuova alleanza, proteggendo e servendo il piccolo popolo di Dio rappresentato dalla sposa e dal bambino appena nato.
Ecco perché può essere visto come un patrono della Chiesa di oggi, in un’epoca di cambiamento cominciata dal Concilio Vaticano II. “Giuseppe e Maria erano una ‘coppia coraggiosa’. Dietro l’immagine sociale di una normale coppia, ciò che avveniva nell’intimo di quel focolare era assolutamente fuori dal comune, rispetto agli schemi culturali del tempo. Secondo questi schemi, la donna è fortemente determinata dalla sua biologia: essa è ‘utero’, è ‘vaso’... Senza dubbio, nella coppia di Nazareth è tutto il contrario: la donna agisce come soggetto attivo e libero. Non è lei che serve il marito, ma al contrario: è lui che serve la sua donna” (C. Boff).
La confusione di Giuseppe di fronte alla gravidanza misteriosa di Maria è lo stato del credente di fronte all’azione di Dio nella storia, e il suo sogno rimanda al bisogno del credente di sentire la chiamata di Dio a far parte del suo progetto. Per il suo travaglio e la sua chiamata egli rimane una figura altamente edificante, un modello in cui trovare conferma e speranza nelle scelte che ogni cammino di fede chiama a compiere.
 

martedì 13 marzo 2012

Dalla 2 giorni appena trascorsa...

Ti ringraziamo, Signore, per la profonda esperienza che abbiamo potuto vivere a San Lorenzo. La condivisione, la gioia del vivere insieme e del giocare insieme, ma anche assaporare momenti di riflessione e di formazione biblica forti hanno reso preziosi e toccanti questi 2 giorni.

Alcuni riferimenti relativi a quanto trattato da Don Egidio: il testo base, già trattato da Don Gabriele nella prima 2 giorni e da Mons. Menichelli negli scorsi appuntamenti di formazione, è Educare alla vita buona del Vangelo. In questo caso abbiamo approfondito il capitolo 2.

   
Don Egidio ha preso spunto anche dalla lettera Annuncio e catechesi per la vita cristiana, pubblicata nel 2010 dalla Commissione Episcopale per la dottrina della fede, l’annuncio e la catechesi, a 40 anni dalla pubblicazione del Documento di base Il rinnovamento della catechesi (2 febbraio 1970).

I passi biblici più significativi sono stati Mc 10,35-45 e Mt 14,13-15. Vale decisamente la pena andarsi a rileggere quei passi per capire meglio la figura di Gesù e l'obiettivo a cui mirare nel nostro cammino di catechisti.

Ecco di seguito un estratto dal commento arrivato via e-mail da un catechista presente:
"Don Egidio:
- ne ho apprezzato il contenuto della catechesi
- i 4 verbi:
scendi (dalla barca) vedi (la folla) senti (la folla) sfama (la folla) grande immagine messaggio preciso/coinciso che resta indelebile!!! 
...resto ferma sul fatto che ci si debba mettere con le mani in pasta ed evitare il modello catechista decaffeinato…ma non voglio neanche passi l’immagine del catechista esaltato che deve salvare il mondo…
...spero davvero che tutti noi non continuiamo ad altalenarci da un lato all’altro del pendolo e che troviamo il sostegno dell’unita sulla linea da seguire insieme, tutti noi, senza contraddirci in questa fase di cambiamento e passaggio che ritengo positivissima. 
- giustissimo l’accoglienza dei ragazzi e non pensare ai contenuti….ma per accogliere i ragazzi NOI i contenuti DOBBIAMO averli e penso che Don Egidio lo abbia dato per scontato mentre temo che molti prendano il suo giusto “andate come siete” in un paravento per non cercare di migliorarsi, anziché come un incoraggiamento a non sentirsi inadeguati… 
- Don Giovani:
convincetelo a organizzare una serie di incontri da maggio a luglio o da settembre ad ottobre dove i catechisti, sgravati dagli incontri, si possano dedicare alla formazione biblica….spetta a lui per capacità farlo…
…indispensabile la sua capacità dettata dalla sua passione per La Parola per trasmetterne più a largo spettro tale amore che nutre il nostro Spirito, anche quando non ci capiamo nulla…del resto la mente è di questo mondo mentre Lo Spirito viene dal Suo Soffio e può nutrirsi solo con ciò che viene da Lui. 
- il confronto….abbiamo avuto dei dissapori nel gruppo dovuti ad incomprensioni timori e mancanza di sincerità e il confronto ce lo eravamo promesso ed è stato sentitissimo e ha portato dei frutti di unità e comunione all'insegna della fraterna correzione che mai avrei sperato…davvero stupendo e molto provante...
...bello bello bello vedere che le cose cambiano.
- i giochi: belli divertenti originali ….l’unica cosa che mi e pesata, con il senno di poi, mi e dispiaciuto abbiamo letto proprio la Parola durante le rappresentazioni ironiche delle stesse, non manchevoli di rispetto però a quel punto era meglio farlo ma senza leggere precisamente La Parola potevamo narrare ma al momento non ci ho neanche  pensato…"


Grazie a chi, finalmente, ha voluto condividere un commento con tutti noi! Speriamo che sia il primo di una lunga serie.
Un abbraccio a tutti nel Signore

venerdì 2 marzo 2012

2 giorni per catechisti - 10/11 Marzo 2012

Carissimi,
ci avviciniamo al secondo fine settimana di formazione, che si terrà il 10 e 11 Marzo a San lorenzo di Treia.


Ringraziamo il Signore per le tante adesioni che ci sono state per l'esperienza completa, che prevede anche il pernottamento. Sarà sicuramente una bella occasione, non solo di crescita spirituale, ma anche di condivisione e di amicizia.
In particolare le tante famiglie al completo sono un bel segno per tutta la nostra Comunità parrocchiale.

Ecco di seguito il programma di massima della 2 giorni:

SABATO 10
  • ore 17,45: ritrovo a San Lorenzo (partenza da Piazzale Kelebia, per chi volesse unirsi ad altri o chi avesse posti liberi in macchina, alle ore 17,15)
  • ore 18,15: catechesi di Don Egidio Tittarelli
  • ore 19,30: lavori di gruppo sulle provocazioni di Don Egidio
  • ore 20,30: cena
  • ore 21,30: attività formativa
  • ore 22,45: compieta e buona notte
DOMENICA 11
  • ore 8,15: colazione
  • ore 9,00: formazione biblica guidata da Don Giovanni
  • ore 11,00: confronto e revisione
  • ore 13,00: pranzo
  • ore 15,00: preparazione della Liturgia Eucaristica
  • ore 15:30: Liturgia Eucaristica nella chiesa di San Lorenzo
  • ore 16,30: saluti.
Ricordiamo a chi avesse previsto il pernotto di portare con sè la biancheria, comprese lenzuola ed asciugamani.
La quota di partecipazione è 
  • adulti con pernotto: 20 euro
  • adulti senza pernotto: 10 euro
  • bambini sotto 10 anni: metà quota
  • bambini sotto 3 anni: nessuna quota
  • dal 2° figlio compreso in poi: nessuna quota
In attesa di vederci tutti a San Lorenzo, 
vi salutiamo nel Signore