Il blog dei catechisti della Parrocchia Santa Maria Assunta di Montecassiano (MC)
sabato 30 marzo 2013
lunedì 4 marzo 2013
Giro di boa
Carissimi,
metà anno, il girone di andata, il primo trimestre...chiamiamolo come vogliamo...è passato!
Guardiamo indietro per ringraziare il Signore delle belle esperienze che abbiamo vissuto nei ritiri domenicali di Loreto e per tenere viva l'attenzione sul Concilio Vaticano II e sul Catechismo della Chiesa Cattolica, documenti che abbiamo approfondito negli incontri al seminario e al Centro Pastorale.
Senza abbandonare la convinzione, ma soprattutto affidandoci ancora allo Spirito, iniziamo questa seconda parte di cammino, pronti a sfruttare le prossime occasioni di crescita e formazione:
da martedì 12 Marzo inizieremo gli approfondimenti biblici con l'aiuto di Don Giovanni. Alle 21,15 al centro pastorale ci confronteremo col vero pane quotidiano, la Parola, riprendendo il discorso iniziato lo scorso anno.
Questo ciclo sarà suddiviso in 3 incontri:
- martedì 12 Marzo
- martedì 9 Aprile
- martedì 30 Aprile
ed esso ci traghetterà alla fine dell'anno catechistico, quando vivremo la festa di chiusura e l'ultimo ritiro di condivisione e confronto finale.
Nelle scorse settimane ci è stata segnalata una bella attività proposta da Barbara, Maria Teresa e Francesca alla classe 2a elementare: condividiamo con Voi la bella email che ci hanno mandato:
Vi voglio raccontare un’esperienza meravigliosa che mi auguro anche gli altri catechisti possano vivere. Ai bambini della seconda elementare ho narrato insieme alla mia “collega” la storia di Abramo, Isacco e Giacobbe. Come tu sai, questi personaggi dell’Antico Testamento sono molto importanti in quanto sono i patriarchi del popolo ebraico dal quale sarebbe nato il Salvatore, quindi meritano un approfondimento.
Ho escogitato un modo speciale per fissare nella loro mente questi argomenti: le figurine!
Immagina lo stupore dei bambini i quali hanno detto: “Evviva, oggi si scambiano le figurine!” Subito dopo, in loro è sorto un dubbio: ”… ma quali, quelle dei Cucciolotti o dei Calciatori?”.
A questo punto esordisco gioiosa dicendo: “Cari bambini, è l’ora di catechismo, quindi…”
Un attimo di suspence ed ecco, sorpreso, incredulo, un bambino che domanda: “Non mi dire che esistono le figurine del catechismo! Dove le hai trovate? All’edicola, fuori l’arco?”
Noi catechiste abbiamo provato un’immensa felicità nel sentire le loro parole ed ancor più nel vedere i loro volti sbalorditi, ma dai quali traspariva che la proposta di svolgere la lezione con le figurine era una novità eccezionale e vincente, che ancora non avevano sperimentato.
Figurati quando ho risposto che l’iniziativa di cercare, scegliere, scambiare, attaccare e colorare le figurine l’ho presa io.
Chi mi ha suggerito quest’idea? Il loro cuore. Cosa ho deciso, io? Semplicemente ho cercato di non perdere di vista gli obiettivi che avrei gradito raggiungere e cioè:
· far ricordare la storia ed i messaggi contenuti in essa;
· favorire la condivisione con un’attività a loro familiare;
· far assaporare l’esperienza dello scambio, in armonia con i compagni;
· far gustare la serenità e pace interiore che si prova percorrendo il cammino di fede.
Scrivo a te queste parole, ma in cuor mio spero che vengano lette soprattutto da quei catechisti che a volte affermano di sentirsi “inadeguati” nella missione di evangelizzare. Secondo me non è corretta la parola “inadeguatezza” perché nessuno è perfetto (sono perfetti solo Dio, Gesù e la Madonna, che è senza peccato); è più consono affermare che tutti abbiamo dei doni ricevuti da Dio, abbiamo tutti delle idee e fantasie, modi di presentarci ed esporre differenti, a volte però (può capitare ad ognuno di noi) non riusciamo ad entrare nella testa ma soprattutto nel cuore di chi abbiamo di fronte. Non è importante analizzare il perché, piuttosto scrutiamo la soluzione.
Una fra queste, per me la più importante, è catturare lo sguardo dei bambini o ragazzi che Dio ci affida nell’ora di catechismo e porsi il seguente quesito: “Come vorrebbero che spiegassi loro la lezione di oggi?”Sicuramente oltre alle idee che appartengono alla nostra personalità troveremo quell’intuizione che ci viene suggerita proprio da loro, dai loro occhi che non sono altro che il riflesso del loro Cuore.
E sarete vincenti, perché proverete la gioia di dare Voi stessi, gratuitamente!
Tradurrei tutte queste parole in un motto che mi ripeto ogni volta che varco la porta dell’aula di catechismo:
“VI VOGLIO BENE BAMBINI” che significa “VOGLIO IL VOSTRO BENE, NON IL MIO”.
Coraggio catechisti, offriamo la parte migliore di noi stessi; qualche volta ci capiterà di inciampare e cadere ma quanto è meraviglioso pensare che anche in questi istanti Dio ci ama e non ci abbandona. In questi momenti difficili provate a pensare come si poteva sentire Pietro, quando gli apparve Gesù dopo che lo aveva rinnegato per ben tre volte: secondo me, senz’ombra di dubbio, avrebbe voluto scappare, nascondersi o addirittura essere invisibile. E vi ricordate la reazione di Gesù nei suoi confronti? Lo punì? NO!!! Promise a Pietro che Egli sarebbe stato la roccia su cui avrebbe poggiato la Sua Chiesa nominandolo pastore di tutto il gregge, gli affidò le chiavi del Regno dei Cieli e la missione di battezzare, perdonare e predicare il vangelo ad ogni creatura, per tutto il mondo. Sono sicura che Pietro, qua sulla terra si sentì già in Paradiso!
Coraggio catechisti “… il Padre Nostro che vede nel segreto, ci ricompenserà.”
Un abbraccio a tutti. Ciao.
Ringraziamo la classe di Barbara per aver voluto condividere questa interessante iniziativa e la riflessione che ne è scaturita.
Vi giunga dal Gruppo di coordinamento l'augurio di una proficua ultima parte di Quaresima, vissuta con l'obiettivo della vera conversione, e di una buona preparazione alla Pasqua di Risurrezione.
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