venerdì 5 ottobre 2012

Impressioni di un catechista che c'era

ieri siamo stati a Loreto
abbiamo avuto il Santo Padre ad un palmo dal naso sia quando è arrivato che quando se n’è andato…
abbiamo visto porgergli dei bambini….
abbiamo preso la sua benedizione guardandolo negli occhi…abbiamo assistito alla celebrazione potendo ben vedere il suo accennato gesticolare con la mano destra…quasi senza alzarla dall’appoggio della sua sedia

...che dire, sì è commovente vedere l’Uomo…. è stanco, è anziano …porta il peso degli anni e della sua profonda consapevolezza…credo una vita irreprensibile al servizio di Dio, anche accettando compiti che non gradiva…
incarnando l’umiltà e l’obbedienza… eppure è anche il volto che porta le colpe del degrado morale anche di coloro i quali vestono la Fede senza viverla.

Ci ha posti tutti nelle mani della Madonna
è stato capace di trasmetterci, pur nella pacatezza dei suoi toni e dei suoi gesti, la grande passione che sente per questo Anno della Fede…
ci ha chiesto di coglierne tutto il valore di grazie così da dare modo allo Spirito di operare quanto più possibile in tutti noi…
ci ha detto che il cristiano non è chiamato ad una vita stabile … certa…in una dimora….

(..e qui ho pensato al vangelo di pochi gg fa in cui diceva che gli uccelli hanno un nido le volpi una tana mentre il figlio dell’uomo non ha un giaciglio su cui posare il capo)

che il cristiano vive in cammino….per poi dirci che le sante pietre di Loreto che custodiscono il mistero dell’incarnazione…"sono una dimora sicura posta lungo la nostra via…"...non è una proprietà privata….ma in quanto dimora è rifugio, sì, ma che lascia in cammino, che non ci fa sostare su noi. 

 


credo sia questo il messaggio chiave:

un viso…un corpo…e probabilmente un animo sofferente….
ci ha lasciato una bella Parola…. assistere ad una sua celebrazione…
è un salto fuori dal tempo…solo tanta tristezza nel vedere quanto gli impediscono di toccare e sentire la gente…. credo sia una vita difficile da concepire…
è circondato da persone delle quali temo dubiti ….
è impedito dal toccare ed ascoltare quella parte del popolo che gli è devota…..
dal vero ne percepisci tutto il peso degli anni e della consapevolezza che porta…
credo viva una solitudine e la porti supportato dalla preghiera…e in questo di nuovo incarna il mistero della croce che salva…
essere Papa….già così fa paura… come tutti ne avranno avuta prima di lui…
ma a lui il compito di essere Papa dopo Giovanni Paolo II
…questo si commenta da solo non aggiungo altro


se credi ci sia qualcosa che possa essere utile come testimonianza stavolta sono felice tu lo metta sul sito

si scrive troppo poco dell’amore che si sente per il nostro Pastore
credo sia un dovere difendere per amore colui che è chiamato a guidarci.


-anonimo-

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